Oltre 17 milioni di europei soffrono di allergie alimentari. Il problema ti è familiare? Se sì, sai bene che queste allergie possono avere pesante ripercussioni sulla vita quotidiana. Sono diversi gli alimenti in grado di provocare reazioni allergiche. I soliti sospetti sono uova, arachidi e latte vaccino, mentre tra i meno noti ci sono banane, pesce e erbe aromatiche.
Evitare tutti questi allergeni può sembrare un lavoro a tempo pieno. Tuttavia, grazie all'UE, tutti i cittadini hanno il diritto di ricevere informazioni sui potenziali allergeni presenti negli alimenti acquistati. La legislazione dell'UE sull'informazione alimentare destinata ai consumatori prevede che tutti gli alimenti preimballati includano obbligatoriamente informazioni sugli eventuali allergeni nell'elenco degli ingredienti. I 14 allergeni alimentari più comuni devono essere messi in evidenza utilizzando un carattere tipografico, uno stile o un colore di sfondo speciale. Per gli alimenti non preimballati, i singoli paesi membri possono legiferare sul modo di esporre le informazioni sugli allergeni. In assenza di specifiche norme nazionali, valgono quelle dell'UE.
Nel 2017 l'Unione europea ha aggiornato i propri orientamenti in materia di sostanze alimentari che provocano reazioni allergiche o di intolleranza, in modo da aiutare i consumatori, le imprese e le autorità a conoscere le norme vigenti e a metterle in pratica. L'elenco degli allergeni più comuni cui fanno riferimento gli orientamenti e la normativa dell'Unione è basato sul parere scientifico di un'agenzia dell'UE, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare.
In aggiunta, l'Unione europea finanzia progetti di ricerca finalizzati a determinare il rischio allergenico dei nuovi alimenti, aggiornare la lista degli allergeni alimentari più comuni e semplificare i test per la diagnosi delle allergie alimentari.