Vigili del fuoco

Siete vigili del fuoco di professione? O fate parte dei volontari che, a centinaia di migliaia in tutta l'UE, dedicano il proprio tempo a esercitarsi e si prestano a intervenire in situazioni pericolose? L'UE contribuisce in vari modi a facilitare il lavoro dei vigili del fuoco e a renderlo più sicuro. Ad esempio, garantisce il coordinamento delle attività dei vigili del fuoco e l'uso di attrezzature standardizzate, incoraggia lo scambio di informazioni e sostiene la formazione e la collaborazione tra i vari paesi.

L'uso di attrezzature standardizzate migliora la sicurezza personale dei vigili del fuoco. Ci sono, ad esempio, norme di qualità precise per i caschi usati in caso di incendi boschivi o nelle operazioni di soccorso tecnico. Con sguardo al futuro, il progetto dell'UE SMART@FIRE ha incoraggiato lo sviluppo di tecnologie intelligenti per le tute protettive, che permettono di trasmettere automaticamente ai comandanti i dati biometrici e di localizzazione.

Gli incendi non si fermano davanti alle frontiere nazionali. E lo stesso vale per i vigili del fuoco. La solidarietà e il coordinamento sono essenziali. Ed è qui che entra in gioco il meccanismo di protezione civile dell'UE, con il Centro europeo di coordinamento della risposta alle emergenze, pronto a coordinare l'assistenza verso i paesi colpiti da catastrofi. Vi è poi la Capacità europea di reazione alle emergenze, un meccanismo volontario che aiuta i vari paesi a mettere in comune le risorse necessarie per una mobilitazione rapida in una zona colpita da una catastrofe. L'UE ha creato anche un Sistema europeo d'informazione sugli incendi boschivi, che raccoglie conoscenze specializzate e informazioni aggiornate. Quando si tratta di incendi boschivi, tendiamo a pensare all'Europa meridionale. Ma anche nel Nord possono essere necessari interventi importanti. Nel gennaio 2018, ad esempio, il coordinamento dell'UE ha permesso a sette paesi dell'UE, più la Norvegia, di aiutare la Svezia con i propri vigili del fuoco, aerei ed elicotteri.